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7 novembre 2015

Recensione: After - anime perdute (#4) di Anna Todd



Titolo: After - Anime perdute 
Autrice: Anna Todd
Genere: New Adult
Editore: Sperling & Kupfer



Tessa è pronta per iniziare una nuova vita a Seattle. Da sola. Troppe volte il suo cuore ha dimenticato le cose terribili che Hardin le ha fatto, ma ora la ragione non le permette più di rinunciare al suo sogno e alla sua dignità. E restare lontani, forse, farà bene a entrambi. Mentre lei però cerca di ricominciare da zero, suo padre e Hardin inaspettatamente si avvicinano l'un l'altro. 
Che sia la prova che Hardin è cambiato e può diventare una persona migliore? O è soltanto una finzione? C'è ancora una speranza per loro? Tessa ci vuole credere e si getta ancora una volta a capofitto in questo tormentato rapporto. Tra lei e Hardin le cose sembrano andare meglio del solito e le notti sono più passionali che mai. Eppure chi le sta accanto è convinto che la loro storia entrerà presto in una nuova spirale distruttiva dalla quale Tessa non potrà uscire indenne. Per salvare la sua relazione dovrà lottare con tutta se stessa. Senza contare che il destino ha in serbo un colpo crudele che tirerà fuori il peggio di Hardin... Tessa riuscirà a dissipare le tenebre che Hardin ha in sé?



Finalmente è tornato After! Questo quarto, che in realtà è ancora il terzo capitolo della saga (come molti sapranno "After we fell", terzo libro in America, è stato diviso in due libri nell'edizione italiana) si è fatto desiderare come non mai. E non sicuramente non ha deluso le aspettative.

Il fatto che il finale del terzo libro non fosse stato programmato dall'autrice è palese se confrontiamo lo scialbo epilogo di "Come mondi lontani" con quello di "Anime perdute"

Questo è il finale di un libro! Con un cliffhanger da mozzare il fiato e che ti porta ad attendere il volume successivo con un'incredibile trepidazione.

Anime perdute segue la scia del volume precedente, continuando il cammino di maturazione dei due protagonisti.
Tessa, testarda e orgogliosa, è determinata a restare a Seattle nonostante la città in cui tanto anelava vivere l'abbia delusa. 

La protagonista femminile si sta rivelando, a mio parere, un personaggio fondamentalmente ipocrita e ad ogni pagina la mia idea non viene che confermata.
Con la giustificazione di voler mantenere il controllo sulla sua vita e di non farsi assoggettare da Hardin, la ragazza continua, nonostante le sue promesse, a frequentare Zed, asserendo di volergli rimanere amica. Ma è chiaro a tutti, compresa lei, che quest'amicizia sia tutto fuorché sincera e innocente.

E' evidente infatti che quando il controllo ossessivo di Hardin sulla sua vita non intacca il suo rapporto con Zed o lo stare a Seattle, Tessa obbedisce ai suoi ordini come un mansueto cagnolino.



Hardin, invece, non fa che confermare il fatto che stia seriamente intraprendendo un percorso di crescita interiore. Sicuramente le sua gelosia ossessiva e le sue reazioni eccessive, e spesso violente, non sono state completamente cancellate, tuttavia è evidente che egli stia cercando di cambiare in meglio per il bene di Tessa e per il loro rapporto. Emblematico è l'incontro con Zed dove, sì, finisce per offrirgli un compenso monetario pur di allontanarlo dall'amata, ma riesce a resistere all'impulso di utilizzare la violenza, cosa che l'Hardin dei primi libri non avrebbe esitato a fare.



"Anime perdute" continua ad approfondire, come iniziato in "Come mondi lontani", il rapporto tra i protagonisti e le corrispettive famiglie. Parte infatti, sulla scia del precedente, con le dinamiche della famiglia di Tessa, svelando particolari sul passato dei genitori di Tessa e sul loro rapporto in gioventù, rivelazione che scuoterà non poco Hardin, tanto suscettibile alle provocazioni sul suo rapporto con Tessa.
La seconda parte del romanzo invece tratta del rapporto di Hardin con la famiglia, grazie anche al viaggio in Inghilterra, fino ad arrivare al finale che ci lascia intuire che vi saranno enormi rivelazioni nell'ultimo libro della saga.

Personalmente ho apprezzato maggiormente questa parte che la precedente, che ho trovato bella ma meno scorrevole e piacevole rispetto ad "Anime perdute".
La Todd non fa che riconfermarsi un'eccellente autrice, capace di non rendere mai banale la narrazione e al contempo facendola risultare estremamente credibile.

La mia valutazione è:



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Baci, Vale


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